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Google punta sull’intelligenza artificiale conversazionale: Bing, Google e OpenAI a confronto

Google ha intenzione di seguire la strategia di Microsoft, ovvero di portare l’intelligenza artificiale conversazionale sul suo motore di ricerca esattamente come ha fatto l’azienda di Redmond con Bing. Lo rivela Sundar Pichai al Wall Street Journal. Il CEO ritiene i chatbot un’opportunità e non affatto una minaccia. In sostanza, un motore di ricerca dalle capacità avanzate sarebbe in grado di fornire ancora più risposte rispetto a quanto non faccia già ora: “Lo spazio di opportunità, se mai, è più grande di prima”, ha ammesso il numero uno di Alphabet.

BING HA SCOMBUSSOLATO IL MERCATO

Opportunità che l’azienda non vuole minimamente lasciarsi sfuggire: se fino a poco tempo fa Google era infatti leader incontrastato della ricerca sul web, ora la sua posizione è stata minata dal rapido sviluppo di Bing e del suo (nuovo) cuore pulsante rappresentato dal chatbot di OpenAI, con cui Microsoft ha sottoscritto una partnership miliardaria. Questo per Alphabet significa rischiare di perdere quote di mercato: ogni punto percentuale guadagnato, dice Satya Nadella, porta nelle tasche della società di Redmond 2 miliardi di dollari. E Google non si può permettere un ridimensionamento in tal senso, considerando che gli annunci correlati alla ricerca nel 2022 hanno generato un fatturato di 162 miliardi di dollari.

LAVORI IN CORSO

Del resto il know-how a Mountain View non manca: da tempo l’azienda sviluppa modelli di linguaggio di grandi dimensioni (LLM), sino ad ora però non ci sono state dirette applicazioni al motore di ricerca né a qualsiasi altro strumento o prodotto consumer. E i recenti licenziamenti che hanno riguardato 12.000 dipendenti (il 6% della forza lavoro complessiva) non hanno rallentato la corsa all’intelligenza artificiale.

BING, GOOGLE E OPENAI A CONFRONTO

Il confronto tra Bing, Google e OpenAI si fa sempre più interessante, con i tre colossi che continuano a lavorare per migliorare le loro tecnologie e offrire servizi sempre più avanzati e personalizzati agli utenti. Mentre Bing e OpenAI hanno già stretto una partnership per integrare la tecnologia di chatbot nel motore di ricerca, Google si prepara a fare lo stesso, cercando di recuperare il terreno perso e rafforzare la propria posizione nel mercato.

IL FUTURO DELLA RICERCA: CHI DOMINERÀ IL MERCATO?

Con l’avanzamento delle tecnologie di intelligenza artificiale e il crescente interesse per i chatbot, il futuro della ricerca online è in rapida evoluzione. La competizione tra Bing, Google e OpenAI è in pieno svolgimento, e ognuno di loro cerca di superare gli altri nel fornire soluzioni innovative e straordinarie esperienze utente. Ma chi emergerà come il vero vincitore in questa battaglia per il dominio del mercato dei motori di ricerca? Sarà Google in grado di mantenere la sua corona, o assisteremo a un cambiamento epocale nel panorama della ricerca online?

Condividi le tue opinioni e previsioni nei commenti qui sotto e unisciti alla discussione su quale azienda pensi avrà la meglio nel futuro dell’intelligenza artificiale e della ricerca online!

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