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Programmatori? L’AI di Nvidia e Cognition che Cambierà Tutto

Il vertice di Nvidia Corporation ha lanciato un messaggio provocatorio sul futuro della programmazione, sottolineando che l’avanzamento delle reti neurali potrebbe rendere obsoleta la professione di programmatore. Questa visione futuristica non riguarda esclusivamente il mondo della programmazione ma si estende anche ad altri settori lavorativi, come quello dei call center, dove già si registrano casi di sostituzione del personale con operatori virtuali.

In questo contesto di trasformazione digitale, la startup Cognition ha introdotto Devin, una rete neurale all’avanguardia, progettata per rivoluzionare il ciclo di sviluppo software assumendo il ruolo tradizionalmente affidato ai programmatori. Devin si distingue per la sua capacità di scrivere codice in maniera autonoma, gestire il processo di sviluppo dall’inizio alla fine, adattarsi dinamicamente ai cambiamenti e apprendere nuove strategie durante il lavoro. Questa rete neurale non solo può sviluppare applicazioni web ex novo, ma è anche capace di rifinire il codice basandosi sui feedback degli utenti e di migliorarsi continuamente attraverso l’uso di modelli linguistici avanzati.

Secondo un’analisi di Bloomberg, Devin ha già dimostrato le sue eccezionali capacità sviluppando rapidamente un sito web e programmando un gioco simile a Pong, gestendo inoltre modifiche e correzioni suggerite dagli utenti, superando altre reti neurali con un tasso di problemi risolti autonomamente del 14%.

Silas Alberti, noto scienziato informatico, ha lodato Devin per la sua autonomia e l’efficacia nel completare compiti di programmazione complessi senza bisogno di interventi umani. Tuttavia, Devin non è ancora accessibile al grande pubblico, e le possibilità per diventare tester del sistema sono attualmente limitate.

Il rapido progresso di reti neurali come Devin pone interrogativi urgenti sul ruolo futuro dei programmatori nell’industria tecnologica, con alcune previsioni che suggeriscono potenziali impatti significativi sul mercato del lavoro nel settore.

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